Tensioni politiche e cordoglio per Navalny: la Lega querela Calenda.
In un clima politico sempre più teso, le recenti dichiarazioni di Carlo Calenda, segretario di Azione, hanno scatenato un’accesa polemica con la Lega.
Al centro della polemica, vi è la morte di Alexei Navalny. La cui scomparsa dell’oppositore russo è stata definita dalla Lega come: “Sconcertante” e su cui si chiede di fare: “Piena luce“. Questa posizione è stata ribadita in un comunicato ufficiale rilasciato ieri pomeriggio. Ciò è contrario a quanto affermato da Calenda, che ha accusato Salvini e la sua formazione: “Ieri tale Crippa della Lega ha detto: non sappiamo ancora nulla”,
La querela della Lega
La risposta della Lega non si è fatta attendere. Accusando Calenda di mentire o di essere malinformato sulla posizione espressa dal partito e dal suo leader, la Lega ha annunciato l’intenzione di procedere legalmente contro il segretario di Azione.
“Questa volta, oltre alla smentita, Calenda riceverà anche una querela“, ha dichiarato la Lega. Inoltre, sottolineando come le affermazioni di Calenda non corrispondano alla realtà dei fatti documentati.
La visione di Calenda sull’Europa e la Russia
Nel frattempo, Carlo Calenda ha colto l’occasione per esprimere la sua visione sulle relazioni tra Europa e Russia.
“La prossima settimana sarò in Ucraina in occasione dell’anniversario dell’invasione russa” – ha annunciato il leader di Azione. “Siamo sonnambuli, non capiamo che se la Russia non verrà contenuta arriveremo al conflitto diretto” ha concluso Calenda, ospite a “Amici e nemici” su Radio 24.
La morte di Navalny è stata descritta dal Calenda come un omicidio. Il leader politico ha sottolineato la natura tragica e sospetta delle circostanze in cui si è verificata: “Di omicidio si tratta, perché una passeggiata a meno 50 gradi è omicidio“. Calenda ha evidenziato una presunta leggerezza con cui alcuni esponenti politici italiani trattano il tema della Russia e delle sue azioni in Europa.